LA TEORIA | |
Quando si effettuano le misure della gravità sulla superficie terrestre, solitamente non si fa riferimento alla forza gravitazionale ma piuttosto all'accelerazione gravitazionale g. L'accelerazione gravitazionale è indice della rapidità con cui cambia la velocità di un corpo sottoposto alla forza gravitazionale ed è direttamente proporzionale alla massa della Terra M e inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra il centrodelle due masse, r. | |
Variazioni temporali nell’accelerazione di gravità possono essere l’effetto di: fenomeni di ridistribuzione di massa che si verificano all’interno della Terra (migrazione di fluidi magmatici; variazioni di densità di corpi magmatici statici, soprattutto per variazioni nel contenuto di volatili; variazioni del livello dei fluidi presenti in un mezzo poroso; ecc.); variazioni di distanza tra il punto di misura ed il centro di massa della Terra (es. innalzamento o abbassamento del suolo per effetto di fenomeni tettonici o vulcano-tettonici). | |
LA GRAVIMETRIA Si chiama gravimetria la scienza che studia la gravità terrestre. Il valore del campo gravitazionale in un dato punto viene misurato con strumenti chiamati gravimetri. | |
RETE GRAVIMETRICA DELL’ETNA | |
Fig. 1 Rete per il monitoraggio gravimetrico continuo e discreto dell’Etna. Nel riquadro a sinistra sono riportate le stazioni della linea di taratura lungo la quale vengono calibrati i gravimetri utilizzati per le misure discrete. | |
Fig. 2 Gravimetro Scintrex CG-3M utilizzato per le misure discrete. | |
Fig. 3 Gravimetro LaCoste & Romberg D-157 in registrazione continua presso l’Osservatorio Vulcanologico di Pizzi Deneri. Sullo sfondo il cratere di NE. | |
Nel 1998, ai capisaldi per misure discrete, sono state affiancate 3 stazioni in acquisizione continua ubicate: presso l'Osservatorio Astronomico di Serra La Nave (SLN; 1740 m s.l.m.), a circa 10 Km di distanza dai Crateri Sommitali; presso l'Osservatorio Vulcanologico di Pizzi Deneri (PDN; 2820 m s.l.m.), a circa 2 Km di distanza dal Cratere NE (Fig. 3); in prossimità del bordo meridionale della Valle del Bove (Belvedere; BVD 2810 m s.l.m.), a circa 1 Km di distanza dal Cratere di SE. ALCUNI ESEMPI: ERUZIONI DEL 2001 E DEL 2002-03 | |
Fig.4 Variazioni gravimetriche osservate tra gennaio e il 19 luglio 2001 (due giorni dopo l’inizio dell’eruzione del 2001) lungo un profilo dell’Etna ad andamento Est-Ovest. | Fig.5 Anomalia gravimetrica osservata nella stazione in continuo di Pizzi Deneri durante le fasi iniziali dell’eruzione etnea del 2002-03. |