Laser Scanner
Il laser a scansione terrestre è una strumentazione sofisticata ed estremamente efficiente nel rilievo di dettaglio del territorio. Il sistema è basato, come le stazioni totali, sull’invio e la ricezione di impulsi laser (infrarosso vicino) e sul calcolo del tempo di volo per calcolare la distanza percorsa. La peculiarità che lo distingue dalle caratteristiche dei metodi classici è la possibilità, grazie ad un sistema ottico meccanico calibrato, di inviare gli impulsi su una griglia angolare molto precisa.
Quindi, la conoscenza dei parametri angolati (sistema polare) ed il calcolo della distanza, permette di localizzare ogni impulso in un sistema relativo interno, il cui centro è il centro strumentale dello scanner. Una informazione aggiuntiva viene fornita come dato di intensità del segnale, in una scala 0-256, permettendo di colorare la nuvola di punti (l’insieme delle coordinate dei punti relativi ad una scansione) e di discriminare differenti materiali o alterazioni.
Come per le stazioni totali, il rilievo con Laser Scanner è una tecnica di geodesia terrestre discreta essendo basata interamente su strumentazione a terra ed esegiuta durante apposite campagne di misura.
Nella primavera estate 2009 sono state eseguite le prime misure nell’arcipelago delle isole Eolie utilizzando lo scanner ILRIS-3D ER (Enhanced Range). In particolare, sull’isola di vulcano è stato rilevato il cratere del “Vulcano della Fossa”, ottenendo così il modello digitale ad alta precisione, e della “Forgia Vecchia”.
Misure con Laser Scanner sul cratere di Vulcano |
Risultato di una scansione 3D di una porzione del cratere |
Sono stati anche eseguiti dei rilievi sperimentali sull’Isola di Stromboli, per osservare la risposta in presenza di materiali vulcanici molto scuri e cioè poco riflettenti alle frequenze infrarosse di 1500nm (frequenza del segnale utilizzato).
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