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Rete geodetica discreta dello Stretto di Messina

Queste precauzioni sono state anche prese in considerazione del fatto che questi capisaldi si prestano, con minimi interventi, a divenire stazioni di acquisizione permanenti o semi-permanenti. La geometria della rete è basata su una logica che prevede un elevato numero di capisaldi che insistono nelle aree costiere meridionale calabra e settentrionale siciliana, ed alcune stazioni di controllo esterne all’area costiera.
Il duplice scopo è: 1) quello di misurare eventi anomali di accumulo di strain nell’area compresa tra Reggio Calabria e Messina e 2) quello di verificare spostamenti legati alle principali strutture tettoniche dell’area peloritana. Dall’ottobre 2003 la rete viene misurata nell’ambito delle misure relative alla più ampia rete di monitoraggio GPS dell’area peloritana.
gps_discr_stretto