Le sequenze esplosive sono rapide (dell'ordine di decine di secondi) successioni di esplosioni stromboliane con origine dai crateri dello Stromboli. Durante una sequenza esplosiva vengono lanciati con grande violenza lapilli, frammenti di roccia vecchia e bombe vulcaniche di varie dimensioni. Si tratta di fenomeni di portata solitamente limitata all'area craterica, sebbene il rotolamento di massi incandescenti possa talvolta innescare incendi a bassa quota. Il carattere parossistico di questi eventi li rende particolarmente pericolosi per coloro che stazionano in prossimità dei crateri. Il tracciato sismico ha rivelato, oltre alla registrazione delle singole esplosioni, che nel corso di una sequenza esplosiva aumenta temporaneamente e per una durata di diversi minuti l'ampiezza del tremore vulcanico. Come per le fontane di lava, anche in questo caso si rileva una buona corrispondenza fra il fenomeno sismico e quello vulcanico visibile, riconducibile alla sequenza di esplosioni. Le immagini a destra appartengono alla sequenza esplosiva dello Stromboli del 8 Settembre 1998, registrata dalla video camera dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania (foto a-f); la foto g si riferisce al Cratere 1 ripreso da Nord. Il sismogramma in basso mostra il tracciato corrispondente, registrato alla componente verticale della stazione STR, ubicata nel versante sud occidentale dell’isola di Stromboli (da Falsaperla and Spampinato, 2003). | |
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