Ogni specie gassosa richiede une tecnica speciale di misurazione. I flussi di CO2 sono misurati usando il metodo della camera di accumulo, che consiste nel misurare il tasso di incremento della concentrazione di CO2 dentro una camera cilindrica aperta al fondo e posta sulla superficie del terreno. La camera è fornita di una ventola interna in modo da ottenere un efficiente mescolamento del gas ed è collegata ad uno spettrofotometro portatile all’infra-rosso nondispersivo (NDIR) (PP Systems, UK, mod. EGM4; www.ppsystems.com). La variazione di concentrazione durante la fase iniziale di misura è proporzionale al flusso di CO2. Questo è un metodo assoluto che non richiede correzioni legate alle caratteristiche fisiche del suolo. Ciascuna misura di flusso normalmente richiede un minuto.
Grazie all’utilizzo di questo metodo, fino a centinaia di misure possono essere eseguite in un giorno, e aree relativamente ampie possono essere campionate in un tempo ragionevolmente breve. I dati di flusso di CO2 sono analizzati usando strumenti statistici, al fine di mappare la distribuzione delle emissioni anomale in relazione alla presenza di faglie e fratture del terreno e di stimare la quantità di CO2 emessa.
Il gas radon nei suoli è misurato introducendo nel suolo una sonda alla profondità di circa 40 cm. Il gas viene aspirato nello strumento di misura tramite una pompa interna. Lo struemnto usato è un radonometro Durridge RAD7 (www.durridge.com). Il RAD7 permette la misurazione della concentrazione di 222Rn (radon) e di 220Rn (thoron) nella fase gassosa. Il radon (222Rn) è un prodotto di decadimento a breve vita derivato dalla serie di decadimento del 238U, con una semi-vita 3.8 giorni. Il thoron (220Rn) è un prodotto di decadimento della serie di decadimento del 232Th ed ha una semi-vita molto breve (55s) che lo rende utile nel discriminare settori con trasporto di gas del suolo molto veloce e/o affioramenti di minerali ricchi in U o Th.