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Romolo ImmagineRomolo Romano, dopo il conseguimento della laurea in Geologia presso l’Università degli studi di Catania, è stato fra i primi ricercatori a far parte dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, diretto dal Prof. Alfred Rittmann, dove poi si snoderà tutta la sua attività lavorativa. Autore di svariate pubblicazioni scientifiche di respiro internazionale, sin dal 1969 dedica tutto se stesso alla comprensione e studio dell’Etna. E’ stato tra l’altro fra i primi ad intuire le potenzialità del mezzo aereo per lo studio e la sorveglianza dei fenomeni vulcanici, essendo stato un pioniere nell’utilizzo dell’elicottero come mezzo privilegiato per il rilievo fotografico e lo studio dell’evoluzione degli eventi eruttivi.

Un importante contributo innovativo di Romolo Romano è stato anche quello di aver sperimentato e realizzato le prime misure spettroscopiche in telerilevamento per studi geochimici all’Etna che hanno, in seguito, permesso lo studio continuativo dell’emissione gassosa dai crateri sommitali. Ma la sua opera più importante è senz’altro la stesura nel 1979 della carta geologica dell’Etna, alla scala 1:50.000, i cui principali risultati scientifici furono pubblicati nel 1982 in una monografia della Società Geologica Italiana. Tutto questo lavoro, da lui coordinato, ha rappresentato per decenni un validissimo punto di riferimento per le attività di ricerca sull’Etna.
La sua competenza in vari campi della vulcanologia e il suo intuito nel cogliere, interpretare e risolvere i vari interrogativi posti dalla ricerca scientifica facevano di lui un punto di riferimento durante le emergenze vulcaniche che hanno interessato l’Etna durante gli ultimo 40 anni del 1900.

I colleghi della sede di Catania dell’INGV lo ricorderanno sempre per la sua semplicità ed umiltà, doti in lui innate ed oggi assai rare, per il suo rigore scientifico e la sua apertura mentale che ne hanno fatto lo scienziato di fama internazionale che tutti ricordiamo e del quale, purtroppo sentiremo la mancanza.