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Gaetano Ponte - Biografia

Gaetano Ponte nacque il 21 Giugno 1876 a Palagonia, in provincia di Catania. La formazione familiare pregna di cultura scientifica, il padre era un appassionato di scienze naturali che realizzò a Palagonia un osservatorio metereologico, e le spiccate doti personali influirono sicuramente nella scelta professionale del giovane Ponte. Nel 1898, ancora studente liceale, inizia la sua carriera scientifica come assistente nel Regio Osservatorio Astrofisico e Geodinamico di Catania, allora diretto dall’illustre professore Annibale Riccò. Sempre nel periodo giovanile, oltre allo studio si dedica con estremo interesse anche alla fotografia, ai tempi (ultimo decennio dell’ottocento) ancora in una fase pionieristica che ne limitava la facilità e l’immediatezza dell’applicazione. A testimonianza, oltre le prime foto, a questo periodo risale la tessera di appartenenza all’esclusivo circolo francese “Photo-Club de Paris”.

Nel 1903 si laurea in Scienze Naturali presso l’Università di Catania, nello stesso anno al fine di perfezionare le sue conoscenze mineralogiche e petrografiche, si iscrive all’Università di Lipsia dove ebbe come maestro il grande petrografo Ferdinando Zirkel. Durante la sua permanenza all’Università di Lipsia frequenta anche l’Istituto chimico-fisico per esercitarsi nelle analisi quantitative. Rientrato in Italia, dapprima nel 1906 vince il concorso per l’insegnamento di Chimica e Fisica Applicata alla Scuola d’Arti e Mestieri dove mantenne l’incarico per 13 anni, e nel 1907 fu nominato assistente presso l’Istituto di Mineralogia dell’ Università di Catania.

Le osservazioni e gli studi che realizzò sulle eruzioni dell’Etna del 1908 e del 1910 gli fecero guadagnare la stima di numerosi studiosi di chiara fama nazionale e internazionale.

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Gaetano Ponte a Lipsia nel 1904 durante la specializzazione in mineralogia e petrografia.

Nel 1911 ottenne l’incarico per la libera docenza in Mineralogia presso l’Università di Catania. Dal 1915 inizia a eseguire con continuità sopralluoghi e rilievi dei crateri sommitali. Nel 1919 su richiesta della Facoltà di Scienze dell’Università di Catania gli fu assegnata la docenza dell’insegnamento di Vulcanologia.
Nella sua brillante carriera scientifica Gaetano Ponte fu autore di oltre 150 pubblicazioni su svariate tematiche delle scienze geologiche e vulcanologiche. I suoi studi furono pubblicati anche su diverse riviste straniere e internazionali, aspetto non comune ai suoi tempi. Le sue ricerche hanno spaziato dagli studi delle formazioni laviche degli Iblei, all’attività di degassamento dell’Etna e Stromboli, dalle strutture vulcano-tettoniche dell’Etna, alle genesi e sviluppo delle gallerie laviche, dagli studi sulla cenere vulcanica, alla genesi e formazione delle bombe vulcaniche.

Aspetti molto importanti, e di estrema avanguardia e innovazione, furono altresì le tesi di Ponte sulla necessità della sorveglianza sismica nei vulcani attivi, nonché uno scritto su cui si teorizza, precorrendo di gran lunga i tempi, riguardo la possibilità di deviare le colate laviche.
I diversi e approfonditi studi condotti nonché le ampie vedute scientifiche ne fanno un moderno fautore dell’approccio allo studio d’avanguardia e multi-disciplinare dei fenomeni scientifici e in particolare di quelli vulcanici. Questa sua lungimiranza lo porta a sentire l’esigenza di creare un progetto per la realizzazione di un Istituto di Vulcanologia a Catania, comprendendo che la vivacità eruttiva dell’Etna l’avrebbe sicuramente portato ad essere una palestra di inestimabile valore per tutta la comunità scientifica vulcanologica.

Negli anni in cui è docente all’ Università di Catania, Gaetano Ponte svolse un’azione di sensibilizzazione a vario livello presso istituzioni pubbliche e private per avviare in modo stabile la costituzione di un Istituto Vulcanologico.

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Osservatorio Etneo, 2942 m (s.l.m.), con il cratere centrale sullo sfondo. Iscrizione di Gaetano Ponte.

Nel 1926 l’Osservatorio etneo, costruito nel 1879 dall’astronomo Pietro Tacchini a 2942 metri s.l.m. per le osservazioni astrofisiche da molti anni in uno stato di rovina e abbandono, fu annesso alla cattedra di Vulcanologia. A partire dal 1929 Gaetano Ponte inizia la produzione di bollettini sull’attività dei vulcani siciliani che verranno pubblicati con cadenza mensile. Solamente nel 1933 grazie all’emanazione del Regio Decreto n.1179 fu apportata e resa esecutiva la convenzione per il mantenimento dell’Istituto di Vulcanologia nell’Università di Catania. L’istituto, all’epoca, costituiva la prima e unica struttura universitaria europea che avesse come finalità istituzionale lo studio dei vulcani.

Gaetano Ponte assunse la direzione dell’Istituto, che oltre ad essere dotato di un museo e di una stazione sismica, comprendeva l’Osservatorio etneo e la Casa Cantoniera, localizzata a 1880 m, i quali dovevano diventare, secondo il progetto di Ponte, delle stazioni vulcanologiche di alta quota dove posizionare la strumentazione scientifica.
Negli anni seguenti, sebbene a causa dei limitati finanziamenti il progetto scientifico di Gaetano Ponte non sarà completato, l’Istituto Vulcanologico rappresenterà una moderna organizzazione di monitoraggio sistematico dei vulcani attivi siciliani (Etna, Stromboli e Vulcano), la cui attività veniva dettagliatamente rendicontata nel bollettino mensile dell’Istituto secondo criteri scientifici validi ancora oggi.

Gaetano Ponte andò in pensione nel 1954 e morì l’anno seguente a Transacqua in Trentino il 18 luglio.

 

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Gaetano Ponte campiona la colata attiva del 1928.

Il progetto ad ampio respiro culturale e scientifico di un Istituto Vulcanologico rimaneva incompleto, ma sicuramente veniva delineata l’idea e il percorso che poi sarebbero stati ripresi con rinnovato vigore prima con l’attivazione nel 1968 dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia del CNR, sotto il patronato dell’UNESCO e con la guida di un altro esimio scienziato, il professore Alfred Ritmann, e più di recente con l’attivazione nel 1999 dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che per decreto legge è istituito anche con finalità di ricerca e monitoraggio sul territorio vulcanico.