Aggiornamento Etna, 31 gennaio 2013
Fig. 1. Lancio di bombe e scorie incandescenti fino a circa 120 m sopra l'orlo della Bocca Nuova durante la fase più intensa dell'episodio eruttivo del 30 gennaio 2013, generando un'abbondante ricaduta sul fianco meridionale del cono centrale (poco a destra dal centro dell'immagine). La vista è da Adrano, sul versante sud-occidentale dell'Etna. Foto ripresa da Roberto Schillaci e pubblicata qui con gentile permesso dell'autore (foto originale su Flickr)
Etna: 5° episodio eruttivo alla Bocca Nuova. Nella serata del 30 gennaio 2013, dopo due giorni di relativa calma, la Bocca Nuova dell'Etna ha prodotto il 5° episodio di intensa attività stromboliana nelle ultime 3 settimane. Questo episodio è stato più forte di quello precedente, con abbondante ricaduta di materiale piroclastico grossolano fuori dall'orlo craterico (Fig. 1).
I primi segni di un risveglio della Bocca Nuova sono stati osservati alle ore 17:07 GMT (=ore locali -1) del 30 gennaio, quando la telecamera ad alta sensitività dell'INGV-OV sulla Montagnola (EMOH) ha registrato dei bagliori (Fig. 2a) provenienti dalla bocca eruttiva posta nella parte sud-orientale del fondo craterico. I bagliori si sono rapidamente intensifcati, diventando visibili ad occhio nudo dai centri abitati sui fianchi dell'Etna; contemporaneamente l'ampiezza del tremore vulcanico registrato in area sommitale ha cominciato a crescere repentinamente. Si è osservato inoltre lo spostamento della sorgente del tremore vulcanico, da una posizione sotto il Nuovo Cratere di Sud-Est (NCSE) verso la Bocca Nuova, un fenomeno già avvenuto durante l'episodio eruttivo del 28 gennaio.
Fig. 2. Frames estratti da video registrato dalla telecamera di sorveglianza dell'INGV-Osservatorio Etneo (Catania) sulla Montagnola visibile ad alta sensibilità (EMOH), durante l'episodio eruttivo del 30 gennaio 2013 alla Bocca Nuova; tutti gli orari sono in GMT (=ore locali -1). (a) ore 17:08, deboli bagliori poco dopo l'inizio dell'attività stromobliana; (b) ore 18:24, oltre ai bagliori sempre più forti della Bocca Nuova (al centro), si nota un piccolo bagliore anche al Nuovo Cratere di Sud-Est (a destra); (c) ore 18:40, lancio di bombe incandescenti oltre 150 m sopra l'orlo craterico; (d) ore 19:14, copiosa ricaduta di materiale piroclastico incandescente sul fianco sud-occidentale del cono centrale; (e) ore 20:00, getto di lava alto circa 150 m sopra l'orlo craterico; (f) ore 05:17 del 31 gennaio, una degli ultimi sbuffi di cenere emessi alla conclusione dell'attività della Bocca Nuova
Fig. 3. Fontana di lava inclinata verso sud-ovest alle ore 19:36 GMT del 30 gennaio 2013. Si nota la ricaduta di materiale piroclastico incandescente sul fianco esterno sud-occidentale (a sinistra) del cono centrale. Foto ripresa da Tremestieri Etneo (versante meridionale dell'Etna) da Boris Behncke (INGV-Osservatorio Etneo) |
Fra le ore 18:00 e 18:15 GMT, l'attività ha mostrato un forte incremento, e dalle 18:20 circa, i getti di bombe e scorie incandescenti superavano quasi continuamente l'orlo craterico. Alcuni frammenti piroclastici sono stati lanciati fino a 150 m sopra l'orlo craterico (Fig. 2c). Alle ore 18:24, è comparso un debole bagliore in corrispondenza del NCSE (Fig. 2b); tuttavia questo fenomeno è durato poco e non si è ripetuto nel corso dell'episodio eruttivo. Nell'intervallo fra le 18:30 e 19:00 GMT, l'attività ha preso il carattere di fontana di lava, con un getto sostenuto alto circa 100 m sopra l'orlo craterico. Poco dopo le 19:00 GMT, il getto si è inclinato fortemente verso sud-ovest, causando l'abbondante ricaduta di bombe e scorie incandescenti sul fianco sud-occidentale del cono centrale sommitale fino alla sua base (Fig. 2d e 3). Alle 19:16 GMT, i getti sono ritornati verticali, e la ricaduta di materiale fuori dall'orlo craterico è diminuita, interessando soprattutto il versante meridionale del cono centrale. Intorno alle ore 19:30 GMT, l'attività di fontana di lava ha cominciato a diminuire; i getti incandescenti sono diventati discontinui e solo raramente hanno superato 100 m di altezza sopra l'orlo craterico, all'eccezione di un getto, alle ore 20:00 GMT, che ha ben superato l'altezza di 150 m sopra l'orlo della Bocca Nuova (Fig. 2e). |
Nello stesso intervallo, l'ampiezza del tremore vulcanico ha mostrato una repentina diminuzione, per rientrare su livelli normali in tarda serata. Dopo le ore 21:00 GMT, i getti di materiale incandescente non hanno più superato l'orlo craterico, e i bagliori si sono progressivamente affievoliti. Nelle ore notturne è tuttavia rimasto un persistente, debole bagliore, evidenza di una continuazione dell'attività eruttiva all'interno del cratere, anche se molto blanda. Nelle ore mattutine del 31 gennaio i bagliori sono lentamente scomparsi; l'attività si è conclusa con una serie di sporadiche emissioni di piccoli sbuffi di cenere (Fig. 2f), l'ultima verso le ore 05:41 GMT.
Questo episodio è stato il quinto evento di questo tipo avvenuto alla Bocca Nuova durante un intervallo di tre settimane a partire dal 10 gennaio 2013; inoltre sono da considerare anche i due episodi di attività stromboliana al NCSE del 20 e 22-23 gennaio, portando la somma di episodi eruttivi ai crateri sommitali etnei in questo intervallo a sette. Anche se di intensità molto inferiore se paragonati agli episodi parossistici al NCSE del 2011-2012, questi eventi marcano una decisa ripresa dell'attività sommitale dopo alcuni mesi di bassi livelli di attività eruttiva.