Aggiornamento Etna e Stromboli, 10 gennaio 2013
Questi frames estratti da video registrato dalle telecamere di sorveglianza dell'INGV-Osservatorio Etneo (Catania) sulla Montagnola visibile ad alta sensibilità (EMOH) e termica (EMOT), la mattina del 10 gennaio 2013, mostrano i getti di lava che superano l'orlo della Bocca Nuova, generando piccole anomalie termiche come quella nel secondo frame (termica). |
Etna: ripresa dell'attività stromboliana nella Bocca Nuova. Tre mesi dopo l'ultimo episodio di attività stromboliana ed effusiva intracraterica della Bocca Nuova dell'Etna, nella notte fra il 9 e il 10 gennaio 2013, è iniziata una vivace attività stromboliana. La rete di sorveglianza sismica dell'INGV-Osservatorio Etneo ha mostrato un repentino aumento nell'ampiezza del tremore vulcanico a partire dalle ore 23 GMT (= ore locali -1) del 9 gennaio, soprattutto alla stazione "ECPN" (Etna Cratere del Piano), che è attualmente la stazione funzionante più vicina alla Bocca Nuova. Alle ore 23:10 GMT, la telecamera visiva ad alta sensibilità sulla Montagnola (EMOH), ha rilevato un bagliore debole di breve durata proveniente dalla parte orientale del cratere, seguito da altri, che diventavano progressivamente più forti e frequenti. Dalle ore 02:50 GMT in poi, i getti di bombe e scorie incandescenti hanno nettamente superato l'orlo craterico, generando piccole anomalie nelle immagini della telecamera termica sulla Montagnola (EMOT). Le immagini qui a sinistra mostrano diversi di questi getti, che hanno raggiunto altezze di 50-80 m sopra l'orlo craterico fra le ore 04:00 e 05:30 GMT. Con la luce del giorno, il fenomeno non è stato più visibile con le telecamere di sorveglianza; tuttavia il tremore vulcanico è rimasto elevato fino a mezzogiorno per andare poi in una leggera flessione. La Bocca Nuova, il più grande dei quattro crateri sommitali dell'Etna, ha mostrato i primi segni di vita dopo una lunga fase di quiete alla fine di agosto 2010 con una serie di emissioni di cenere, che si sono ripetute in maniera più decisa a metà giugno 2011. Infine, la prima attività magmatica significativa dopo 10 anni è avvenuta fra il 11 e il 17 luglio 2011 con un episodio di attività stromboliana ed effusiva sul fondo craterico. Successivamente, per quasi un anno, la Bocca Nuova è rimasta silenziosa. Il 2 luglio 2012, ha ripreso con vigore l'attività stromboliana, accompagnata dopo pochi giorni dall'emissione di piccole colate laviche sul fondo craterico. Dopo essere andata avanti in maniera continua per due settimane, dal 26 luglio 2012 l'attività ha preso un carattere episodico, con cinque episodi di cui l'ultimo, nella notte fra il 10 e il 11 agosto, era il più intenso. Un ulteriore episodio, simile a quelli di luglio-agosto, è avvenuto fra il 2 e il 7 ottobre 2012. La ripresa dell'attività stromboliana alla Bocca Nuova è stata preceduta, negli ultimi tre mesi, da livelli molto bassi nell'attività eruttiva dell'Etna. Tuttavia, il Nuovo Cratere di Sud-Est (NCSE) ha mostrato segni di vita fra il 22 novembre e i primi di dicembre 2012, con deboli bagliori provenienti dalla depressione craterica. Questi bagliori erano dovuti all'emissione di gas ad alta temperatura; visite al cratere effettuate da personale INGV-OE e le guide dell'Etna hanno rivelato l'assenza di attività stromboliana. I bagliori hanno raggiunto la maggiore intensità nella notte del 1-2 dicembre (vedi immagine sotto) e successivamente sono rapidamente diminuiti per ricomparire nuovamente il 24 dicembre 2012. Durante l'intervallo 25-27 dicembre, il NCSE ha prodotto sporadiche e deboli emissioni di cenere accompagnate da un cospicuo aumento nell'emissione di gas. Infine, la sera del 3 gennaio 2013, per un breve periodo, sono stati avvistati dei bagliori forti dal NCSE; dovuto alla copertura nuvolosa il fenomeno non è stato ripreso dalla rete di telecamere di sorveglianza dell'INGV-OE. |
Immagine notturna dell'Etna ripresa nella notte del 1-2 dicembre 2012 da Trecastagni. Il bagliore proveniente dall'interno del Nuovo Cratere di Sud-Est è ben visibile. Foto ripresa da Boris Behncke (INGV-OE)
Stromboli: trabocchi lavici dalla terrazza craterica. Dalla mattinata del 23 dicembre 2012, sono avvenuti ripetuti trabocchi lavici dalla terrazza craterica dello Stromboli, che hanno generato piccole colate di lava nei settori settentrionale e nord-occidentale della Sciara del Fuoco (vedi le foto qui sotto). Inoltre il rapido accumulo di brandelli lavici ancora fluidi ha spesso generato piccoli flussi; tali fenomeni sono stati accompagnati da numerose frane. I maggiori trabocchi sono avvenuti la sera del 23 dicembre (verso nord), il 25-27 dicembre 2012 (verso nord-ovest), e la mattina del 7 gennaio 2013 (verso nord-ovest). I punti di emissione erano posti poco sotto l'orlo della bocca esplosiva più settentrionale della terrazza craterica. Negli intervalli fra gli episodi effusivi maggiori, dai punti di emissione è stata emessa lava a tassi estremamente bassi, risultando nel rotolamento di numerosi blocchi incandescenti. A volte, si sono formate delle piccole colate lunghe poche decine di metri, come la mattina del 10 gennaio 2013 (vedi l'ultima foto nella sequenza qui sotto). L'emissione delle colate è stata in tutti i casi preceduta, e spesso anche accompagnata, da una intensa attività esplosiva sulla terrazza craterica.
Frames estratti da video ripreso dalla telecamera visibile a quota 400 sullo Stromboli (SQV) durante gli episodi effusivi fra il 23 dicembre 2012 e il 10 gennaio 2013. Il primo frame mostra il franamento di materiale innescato dalla messa in posto di una colata su materiale instabile sulla Sciara del Fuoco.