Logo

Che cosa è un parossismo?

Etna_20110709_DeLuca_730

Colonna eruttiva prodotta durante l'episodio parossistico del 9 luglio 2011 al Nuovo Cratere di Sud-Est, fotografata dal casello di Giarre, sul basso versante orientale del vulcano. Foto ripresa da Antonio De Luca e pubblicata qui con gentile permesso dell'autore

Negli ultimi tempi, si è parlato tanto di "parossismi" o "episodi parossistici", riferendosi ovviamente agli ultimi eventi eruttivi avvenuti al Cratere di Sud-Est (o meglio, il Nuovo Cratere di Sud-Est, il cui cono sta crescendo attorno al quel che fino a gennaio 2011 era conosciuto come "pit crater" oppure "cratere a pozzo"). Ma che cosa è esattamente un parossismo, e l'applicazione di questo termine nel linguaggio vulcanologico è corretta?

Il significato del termine "parossismo" in senso generale è "un'improvvisa convulsione, l'aumento istantaneo di un sintomo, un'emozione o azione subitanea"; nel Dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti viene anche fornito il significato nel linguaggio tecnico vulcanologico come "in un'eruzione, insieme dei fenomeni esplosivi che costituiscono la fase più violenta e pericolosa". A quanto pare, il primo ad utilizzare questo termine per un evento vulcanico è stato George Poulett Scrope nel suo classico libro del 1825 "Considerations on Volcanos: The Probable Causes of Their Phenomena, the Laws Which Determine Their March, the Disposition of Their Products, and Their Connexion with the Present State and Past History of the Globe". Nel caso dell'Etna, l'utilizzo di "parossismo" sembra essere diventato più comune negli ultimi 20 anni, quando si parla di uno dei numerosi episodi di fontane e colate di lava e colonne di cenere, che avvengono ai crateri sommitali etnei. Tuttavia, non è chiaro se ciò denoti tutto l'episodio dai primi segni di attività fino alla sua totale cessazione, o se si riferisca alla sola fase culminante. Si parla anche di "parossismo" nel caso degli eventi più fortemente esplosivi dello Stromboli.

Un tipico episodio eruttivo "parossistico" dell'Etna, come i dieci episodi avvenuti negli ultimi mesi al Nuovo Cratere di Sud-Est, consiste in tre fasi principali: (1) preludio e crescita, (2) acme, (3) diminuzione e cessazione. Il vero parossismo è infatti la fase (2) di ognuno di questi eventi, mentre l'insieme delle tre fasi può essere chiamato "episodio parossistico" oppure "episodio eruttivo".

La fase (1) comincia con una ripresa dell'attività eruttiva, spesso con piccole esplosioni stromboliane (talvota precedute da sbuffi di cenere), a volte con emissione di lava (questo è successo soprattutto durante i numerosi episodi parossistici del 2000-2001). L'attività va man mano aumentando, con esplosioni sempre più intense e frequenti, e un aumento nel tasso di emissione di lava. Questo aumento nell'attività eruttiva è accompagnato, sul livello strumentale, da un repentino incremento nell'ampiezza del tremore vulcanico; nel 2011-2013 si osserva inoltre lo spostamento della sorgente del tremore verso il Nuovo Cratere di Sud-Est. Al passaggio dalla fase (1) a quella successiva, l'attività stromboliana diventa pressoché continua. La durata della fase (1) può essere da qualche decina di minuti fino a qualche giorno.

La fase (2) è marcata da un forte aumento nell'intensità dell'attività eruttiva, che a volte passa da vivace attività stromboliana a fontane di lava alte centinaia di metri in pochi minuti. Spesso l'inizio di fontanamento è accompagnata dalla produzione di una colonna eruttiva ricca in cenere e lapilli, che a seconda delle condizioni meteorologiche si alza più o meno verticalmente, per raggiungere diversi km di altezza, o in presenza di vento forte, viene piegata sotto il vento, formando un "plume" che può raggiungere lunghezze di decine di km. Sottovento avvengono ricadute di cenere e lapilli, anch'esse talvota fino a decine di km di distanza. Quasi tutti gli episodi parossistici producono colate di lava, con tassi effusivi maggiori durante questa fase culminante; la colata più lunga emessa durante un parossismo in tempi recenti è quella del 10 maggio 2008 allo stesso Nuovo Cratere di Sud-Est, con una lunghezza di 6.2 km. La durata della fase (2) può essere molto breve (molti parossismi nell'anno 2000 sono durati 10-15 minuti), ma può anche essere di molte ore, come il parossismo durato 10 ore nella notte del 4-5 settembre 2007. Alla fine della fase parossistica, l'attività comincia a diminuire, a volte cessando completamente in pochi minuti.

Infine, la fase (3), che può durare pochi minuti ma in altri casi anche diverse ore, è caratterizzata dalla rapida diminuzione di tutti i fenomeni eruttivi: la fontana di lava passa a esplosioni stromboliane e/o emissione di cenere, e l'effusione di lava diminuisce rapidamente per cessare poi del tutto. Isolate esplosioni possono avvenire ancora diverse ore dopo la fine del parossismo, com'è successo nel primo pomeriggio del 13 gennaio 2011, ben 14 ore dopo la fine del fontanamento lavico. In alcuni casi nei primi mesi del 2013, l'attività finale di un episodio parossistico è continuata, senza sostanziali interruzioni, per diventare il preludio di un nuovo episodio, rendendo difficile la distinzione fra la fine dell'episodio precedente e l'inizio di quello successivo. 

Sull'Etna, gli episodi parossistici vengono quasi sempre in sequenze di più o meno numerosi eventi - 20 episodi al Cratere di Nord-Est fra luglio 1977 e marzo 1978; una quindicina di episodi al Cratere di Sud-Est a settembre 1989, 23 episodi allo stesso Cratere di Sud-Est fra settembre 1998 e febbraio 1999, 64 episodi al Cratere di Sud-Est fra gennaio e giugno 2000 (più due altri a fine agosto 2000), e infine una quindicina ancora al Cratere di Sud-Est fra giugno e metà luglio 2001. Nel 2006, una nuova serie di circa 20 episodi parossistici avviene al Cratere di Sud-Est, seguita da 4 altri episodi fra marzo e maggio 2007. Il Nuovo Cratere di Sud-Est (che esiste essenzialmente da maggio 2007, e sarà oggetto di un altro articolo su questo sito) produce tre episodi parossistici fra settembre 2007 e maggio 2008, e 38 episodi fra gennaio 2011 ed aprile 2013.