Nell’ambito del progetto europeo VOLUME (6th framework EU project 'VOLUME'), è stata avviata una collaborazione tra diversi enti di ricerca europei, finalizzata allo studio del sistema superficiale dei condotti dei vulcani attivi, attraverso l’analisi degli eventi sismici a bassa frequenza (tremore vulcanico, Long Period e Very Long Period) registrati all’Etna. Durante il mese di giugno del 2008, è stata eseguita una campagna di acquisizione sismica passiva sul vulcano, utilizzando un notevole numero di stazioni sismiche mobili.
Grazie alla sinergia di tre enti di ricerca, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV sezione di Catania, sezione di Napoli e sezione di Pisa), University College of Dublin (UCD Dublino, Irlanda), e Universite de Savoie (UdS Grenoble, Francia), sono state installate circa 40 stazioni mobili equipaggiate da sensori a larga banda.
Le stazioni sono state installate attorno all’area craterica del vulcano, integrando la rete sismica permanente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sella sezione di Catania.