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Il tremore vulcanico è un tipico segnale associato alla dinamica dei fluidi che circolano all'interno del sistema di alimentazione di un vulcano. L'Etna e lo Stromboli, a causa della loro attività persistente, presentano un continuo tremore le cui variazioni possono essere utili indicatori di cambiamenti a breve/lungo termine nel sistema di alimentazione magmatica. Un esempio di tali variazioni è riconducibile agli episodi di fontane di lava.

In particolare, sull'Etna tali episodi possono avvenire anche con cadenza regolare, su scale temporali dell'ordine di ore o giorni. Il tracciato sismico permette di seguire l'insorgere e l'evoluzione di questi fenomeni. L'innesco di una fontana di lava mette infatti in gioco una rilevante quantità di fluidi magmatici, in grado di causare un temporaneo e vistoso incremento dell'ampiezza del tremore.

Le fontane di lava possono costituire un grosso rischio per l'aviazione, in quanto le particelle fini emesse potrebbero seriamente compromettere la funzionalità dei motori degli aerei in transito in prossimità della nube eruttiva. La corrispondenza temporale fra i due fenomeni sismico e vulcanico si è rivelata di grande interesse sociale per la possibilità di allertare le autorità aeroportuali che controllano l'aeroporto di Catania Fontananossa dell'imminenza di una fontana di lava.

Tremore

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Variazioni dell’ampiezza del tremore vulcanico su sismogramma, associate alle fontane di fava dell’Etna.

I numeri in rosso segnano la sequenza di immagini del fenomeno vulcanico ripreso dalla video camera dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania. La crescita dell’ampiezza media su finestre temporali di 30 secondi è evidenziata nel grafico.