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CARATTERISTICHE SISMICITÀ
L'area etnea, oltre a risentire gli effetti dei forti terremoti delle aree limitrofe, è sede di una attività sismica MOLTO FREQUENTE, spesso sotto forma di sciami sismici durante fasi di attività eruttiva del vulcano.

Anche se di BASSO LIVELLO ENERGETICO rispetto ai terremoti regionali, tuttavia non sono rari eventi sismici che possono provocare danni gravi; fortunatamente, a causa delle piccole profondità ipocentrali, gli effetti interessano di solito AREE MOLTO RISTRETTE.
Unica eccezione il terremoto del 1818, che ha avuto un areale di danneggiamento e di risentimento esteso come gli eventi crostali regionali.

Alcune cifre per comprendere l’elevato livello di rischio sismico della zona etnea: in appena 200 ANNI si sono verificati ben 177 TERREMOTI che hanno provocato danni, cioè in media quasi uno ogni anno, causando gravi danni ogni 15 anni e distruzioni con perdite di vite umane ogni 30 anni.

I terremoti dell'Etna
Distribuzione della sismicità maggiore all’Etna dal 1832 al 2002.
In rosso le principali faglie attive

I terremoti dell'Etna
Distribuzione, per tipologia di danno, dei terremoti dell’Etna dal 1800 al 2002

FAGLIE E TERREMOTI
Movimenti tettonici ed eventi sismici sono legati da una relazione di CAUSA-EFFETTO. Tuttavia, si hanno processi tettonici diversi a seconda di come avviene il movimento della faglia:

- se lo SCORRIMENTO È VELOCE ed istantaneo (secondi), viene liberata una certa quantità di energia sotto forma di onde sismiche e pertanto si GENERANO I TERREMOTI;

- se lo SCORRIMENTO È LENTO, ma continuo nel tempo (mesi-anni), si hanno i cosiddetti MOVIMENTI ASISMICI (o di creep).

In entrambi i casi i danni indotti dagli effetti geologici di FAGLIAZIONE SUPERFICIALE sul contesto antropico sono rilevanti, spesso comparabili a quelli prodotti dallo scuotimento sismico vero e proprio.
EDIFICI, STRADE ed altri manufatti collocati sulle linee di faglia vengono danneggiati sempre più fino ad essere IRRIMEDIABILMENTE COMPROMESSI. Da questo tipo di effetti non ci si può proteggere se non allontanandosi il più possibile dalla zona di faglia!

Dalla semplice osservazione di questi effetti si capisce quanto sia INTENSA L’ATTIVITÀ TETTONICA nell’area etnea.

I terremoti dell'Etna

I terremoti dell'Etna

Interruzione momentanea della viabilità a causa dei movimenti superficiali delle faglie di S. Leonardello (a sinistra) e della Pernicana (a destra) in occasione dei terremoti del 1989 e 2002.

I terremoti dell'Etna

I terremoti dell'Etna

Effetti dei movimenti asismici della faglia Pernicana sulla viabilità: le strade vengono tagliate dalla faglia che ha un movimento laterale sinistro.

   

 I terremoti dell'Etna     I terremoti dell'Etna     I terremoti dell'Etna

Effetti dei movimenti asismici della faglia di Tremestieri sugli edifici: la casa a sinistra è stata progressivamente danneggiata a partire dal 1980 e definitivamente demolita nel 1999; la villa a destra è stata abbandonata nei primi anni ‘80.