Tiltmetri (o clinometri)
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Il monitoraggio sistematico delle variazioni dell’inclinazione del suolo, viene effettuato sui vulcani siciliani da oltre 30 anni utilizzando differenti tipi di sensori ad alta precisione capaci di rilevare inclinazioni del suolo fino a 0.005 microradianti. Un microradiante rappresenta una variazione di pendenza di un millimetro a distanza di un Km. Le misure clinometriche in continuo sui vulcani rappresentano un metodo rapido per l’individuazione di precursori ed uno strumento di studio del comportamento dei vulcani nelle fasi pre e post-eruttive. Variazioni clinometriche che durano da settimane a mesi accompagnano periodi di inflazione, dovute alla risalita magmatica e all’accumulo di stress prima di un’eruzione e le successive fasi di deflazione. Variazioni molto rapide del segnale (da ore a giorni) si osservano durante le fasi intrusive che precederono la venuta in superficie del magma indicando dove è in atto la risalita magmatica. A partire dall’eruzione etnea del 1981 ma in particolare durante i più recenti episodi (1989, 1991-93, 2001, 2002-03 e 2008-09) la clinometria si è rivelata molto utile nel controllo dell’evoluzione dei fenomeni eruttivi fornendo, in combinazione con altri dati di deformazione, un contributo fondamentale nella modellizzazione analitica delle sorgenti magmatiche
Le reti clinometriche si avvalgono soprattutto di clinometri elettronici installati in foro. Questi strumenti presentano due assi orientati in modo da rilevare una componente "radiale" in direzione del cratere (valori positivi indicano sollevamento ai crateri) e l’altra componente denominata "tangenziale" in direzione ortogonale. Le installazioni realizzate fino agli anni ‘90 raggiungono profondità di pochi metri utilizzando clinometri biassiali AGI 510 (sensibilità 0.02 microrad) e AGI 722 (0.1 microrad). Poiché il segnale clinometrico risente notevolmente di variazioni termiche e termoelastiche, le installazioni effettuate in foro profondo e in galleria sono da preferire in quanto risentono meno del rumore legato alla temperatura che comunque può essere in parte eliminato attraverso processi di filtraggio. Negli ultimi anni sono state realizzate 6 nuove stazioni a profondità comprese tra 10 e 30 m utilizzando clinometri autolivellanti AGI Lily che hanno consentito di avere un notevole miglioramento della qualità dei dati rispetto a quelli ottenuti dalle stazioni più superficiali grazie alla drastica riduzione degli effetti legati alle variazioni termiche. |
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Inoltre presso l’Osservatorio di Pizzi Deneri è attivo un clinometro fluido a braccio lungo (80 metri).
Le reti di stazioni installate sulle isole siciliane comprendono:
- La rete di Vulcano costituita da 5 stazioni di cui 4 profonde (8-10 metri).
- La rete clinometrica dello Stromboli costituita da 3 stazioni in foro di cui una a profondità di 28 metri (COA) è stata strumentata alla fine del 2008 con un clinometro AGI Lily.
- La rete di Pantelleria con 3 stazioni realizzate predisponendo fori profondi (-10 metri).
L’elevata precisione raggiunta dai clinometri rende questa tecnica potenzialmente molto utile anche in aree sismogenetiche. Recentemente è stata installata una stazione profonda 23 metri sugli Iblei utilizzando un clinometro AGI Lily.