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Attività dei vulcani siciliani, dicembre 2011

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Il complesso del Cratere di Sud-Est (CSE) visto da sud il giorno 14 dicembre 2011. Il "vecchio" cono del CSE, la cui ultima attività eruttiva risale a maggio 2007, è al centro dell'immagine, mostrando una zona di cospicua attività fumarolica e depositi di zolfo giallo sul suo alto fianco orientale. A sinistra, il basso cono del "Sudestino", formatosi durante alcuni degli episodi eruttivi parossistici della primavera del 2000 alla base meridionale del "vecchio" cono del CSE. La metà destra dell'immagine è occupata dal cono del Nuovo CSE, la cui crescita è avvenuta interamente nei 10 mesi precedenti. Il materiale piroclastico grossolano in primo piano (comprese diverse bombe dal diametro di 3-5 m) è stato depositato durante l'episodio parossistico del 15 novembre 2011. Mosaico composto da tre foto riprese da Boris Behncke, INGV-Osservatorio Etneo (Catania)

ETNA

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Nube di vapore e cenere emessa dalla Bocca Nuova durante la sequenza esplosiva alle ore 08:07 GMT del 3 dicembre 2011. Il complesso del Cratere di Sud-Est si trova sotto la parte più avanzata, scura, e ricca in cenere della nube eruttiva; il nuovo cono è più a destra. Foto ripresa da sud da Giuseppe Distefano e pubblicata qui con gentile permesso dell'autore

Durante il mese di dicembre 2011, la serie di episodi eruttivi parossistici al Nuovo Cratere di Sud-Est (Nuovo CSE) si è interrotta; un nuovo episodio - il primo dal 15 novembre 2011 - è avvenuto il giorno 5 gennaio 2012 (vedi rapporto per il mese di gennaio 2012). L'evento eruttivo più significativo di questo mese è stata una sequenza esplosiva alle ore 08:07 GMT (= ora locale -1) del 3 dicembre, avvenuta nella parte occidentale della Bocca Nuova. Tale sequenza è stata accompagnata dall'emissione di cenere largamente composta da materiale roccioso litico (vecchio), che si è depositata sul versante nord-orientale dell'Etna (vedi rapporto sulla cenere del 3 dicembre 2011).

Durante tutto il mese sono continuate, con fluttuazioni nella loro frequenza e intensità, le solite esplosioni profonde all'interno del condotto del Cratere di Nord-Est, accompagnate da un forte degassamento e da boati udibili chiaramente dall'orlo craterico.

Nell’ambito delle attività del Laboratorio di Cartografia dell'INGV-Osservatorio Etneo, il 14 Dicembre 2011, è stata realizzata una ricognizione in area sommitale allo scopo di aggiornare le dimensioni e l’orlo craterico del nuovo cono formatosi attorno al Nuovo CSE in conseguenza degli eventi parossistici iniziati nel Gennaio 2011. A tale scopo sono stati utilizzati due GPS Leica CS10 e un binocolo laser Leica per la mappatura a distanza di morfologie vulcaniche.

Durante tale sopralluogo è stato osservato che il fondo craterico del nuovo cono si presenta completamente ostruito e che gran parte delle pareti interne, in particolare quelle del bordo NO, sono interessate da numerosi sistemi di fratture. Le misure a distanza sono state eseguite nei pressi di Torre del Filosofo e in prossimità del Belvedere e hanno permesso di acquisire una serie di punti lungo la base, il fianco e l’orlo del nuovo cono che risulta allungato in direzione NO-SE. Sono stati, inoltre, effettuati due rilievi GPS cinematici allo scopo di mappare la base e l’orlo meridionale del cono e di rilevare la sua quota massima che è di circa 3200 m sopra il livello del mare, e quindi 200 m sopra la superficie pre-gennaio 2011.

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Ripresa panoramica realizzata dall’orlo craterico meridionale del nuovo cono del CSE, 14 dicembre 2011. Si osserva il fondo ostruito dal detrito e i sistemi di fratture che interessano la parete interna NO. Sulla sinistra il vecchio cono del CSE. Mosaico composto da 10 foto riprese da Boris Behncke, INGV-Osservatorio Etneo (Catania)

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Immagine panoramica del Nuovo CSE visto dal fianco orientale del vecchio cono del CSE, 14 dicembre 2011. Si nota la presenza di due fumarole cospicue nella parete settentrionale del cratere (al centro) e di un'altra nella parete meridionale, sotto il punto più alto del cono (3200 m, a destra). Mosaico composto da 7 foto riprese da Boris Behncke, INGV-Osservatorio Etneo (Catania)

 

STROMBOLI

Lo Stromboli attualmente si trova in uno stato di attività eruttiva persistente, con esplosioni di medio-bassa entità da diverse bocche eruttive nell'area craterica sommitale. Nel mese di dicembre 2011, l’attività si è svolta con le solite fluttazioni, e con frequenti episodi di spattering, in particolare la mattina del 10 dicembre. L’attività è avvenuta dalle due aree crateriche, poste nei settori nord e sud della terrazza craterica; gli episodi di spattering sono avvenuti nell'area sud, e non sono stati accompagnati dalla formazione di colate laviche.