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Aggiornamento Etna, 20 agosto 2011

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Colonna eruttiva alta circa 5-6 km sopra la cima dell'Etna, durante l'episodio parossistico del 20 agosto 2011, visto da Catania. Foto ripresa da Elisabetta Ferrera, Università di Catania

Undicesimo episodio parossistico dal Cratere di Sud-Est dell'Etna

Otto giorni dopo l'episodio precedente, il Nuovo Cratere di Sud-Est ha prodotto un altro episodio parossistico nella mattinata del 20 agosto 2011, l'undicesimo evento di questo genere dall'inizio dell'anno. Questo episodio è stato più violento dei suoi predecessori, generando una colonna di tefra e gas che si è alzata circa 5-6 km sopra la sommità del vulcano prima di spostarsi verso sud-ovest. La morfologia del cono piroclastico che sta crescendo intorno al cratere ha subito delle modifiche significanti, causate in parte dal franamento di una parte del suo fianco orientale; inoltre è ulteriormente cresciuto in altezza. Ricadute di cenere e lapilli hanno interessato il versante sud-occidentale etneo.

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Immagine ripresa dalla telecamera visiva dell'INGV-Catania sulla Schiena dell'Asino, a circa 5 km a sud-est dai crateri sommitali dell'Etna, nel momento della prima esplosione dal Nuovo Cratere di Sud-Est registrata alle ore 03.36 GMT del 19 agosto 2011

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Inizio della fase di fontanamento e lancio di abbondante materiale piroclastico grossolano, che ricade sui fianchi del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est, poco dopo le ore 07.00 del 20 agosto 2011. Si nota inoltre la presenza di nubi di polvere marrone, nella parte centrale dell'immagine, alzandosi dalla parte del cono che sarà poco dopo interessata da una frana causata dalla spinta della lava dal vicino canale d'efflusso (a destra). Foto ripresa da Stefano Branca, INGV-Catania

Il "preludio" di questo episodio è cominciato nella mattinata del giorno 18 agosto, con un aumento delle emissioni di gas dal Nuovo Cratere di Sud-Est. Alle ore 03.36 GMT (ore locali -2) del giorno 19, la rete di sorveglianza visiva dell'INGV-Osservatorio Etneo (Sezione di Catania) hanno registrato una forte esplosione che ha espulso sia bombe incandescenti sia uno sbuffo di cenere; a questa esplosione sono seguite altre, meno forti. Questi eventi sono stati accompagnati da un aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico e lo spostamento graduale della sorgente del tremore dalla sua posizione precedente sotto il Cratere di Nord-Est verso il Nuovo Cratere di Sud-Est. Durante la giornata del 19, sono avvenute ulteriori piccole emissioni di cenere molto diluita; l'ampiezza del tremore vulcanico mostrava delle fluttuazioni su un livello più basso rispetto all'aumento della mattina. Nella serata dello stesso giorno, era in corso una debole attività stromboliana con piccole esplosioni ad intervalli di 30 minuti circa.

Poco prima delle ore 02.00 GMT del 20 agosto, è apparso un debole ma continuo bagliore in corrispondenza con il cratere attivo, che si è gradualmente intensificato nei 30 minuti successivi; tale bagliore era causato dall'emissione di lava all'interno del cratere. Verso le ore 02.30 l'attività stromboliana ha cominciato ad intensificarsi, e alle ore 02.55 circa la lava ha cominciato a traboccare, attraverso la profonda lacuna nell'orlo orientale del cratere. Per le prossime 4 ore l'attività stromboliana continuava con fluttuazioni nell'intensità e frequenza delle esplosioni, mentre il trabocco lavico formava una colata che lentamente scendeva verso il versante occidentale della Valle del Bove. Infine, poco prima delle ore 07.00 GMT l'attività si è notevolmente intensificata, per passare in pochi minuti a fontanamento lavico, generando abbondanti ricadute di materiale piroclastico grossolano sui fianchi del cono. Dopo pochi minuti sono apparse delle nubi di polvere di color marrone chiaro in una zona sul basso fianco orientale del cono, dove si era formata, qualche ora dopo l'episodio parossistico del 12 agosto, una piccola depressione dovuta al franamento di una piccola porzione del deposito ancora caldo di quel episodio. Pochi minuti dopo, l'intensa proiezione di materiale piroclastico sui fianchi del cono ha generato delle valanghe somiglianti a flussi piroclastici, che sono scese ben oltre la base del cono soprattutto in direzione sud.

Sin dall'inizio del fontanamento lavico, una densa colonna di tefra e gas si è alzata verticalmente dal cratere, raggiungendo in pochi minuti un'altezza di 5-6 km sopra la sommità dell'Etna, ed assumendo la forma di un fungo come lo mostra l'immagine in alto. La nube di cenere si è poi spostata verso sud-ovest, portando a ricadute di cenere e lapilli su diversi abitati come Paternò, Ragalna e Biancavilla. Nei pressi del cratere, in zona Torre del Filosofo, sono caduti clasti con dimensioni di diversi decimetri.

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La fase culminante dell'episodio parossistico del 20 agosto 2011, verso le ore 07.15 GMT, vista dal sito "Belvedere" a circa 900 m a sud-est dal Nuovo Cratere di Sud-Est. Il cono è avvolto in valanghe di materiale piroclastico generate dalla ricaduta di innumerevoli bombe sui suoi fianchi; il "velo" del materiale in ricaduta è ben visibile a sinistra. Foto ripresa da Stefano Branca, INGV-Catania

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Una doppia fontana di lava è visibile in questa immagine ripresa dalla telecamera termica dell'INGV-Catania sulla Montagnola, a circa 3 km a sud dai crateri sommitali dell'Etna, alle ore 07.24 GMT del 20 agosto 2011

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Colate laviche in discesa sul versante occidentale della Valle del Bove, verso la fine dell'episodio parossistico del 20 agosto 2011. Foto ripresa dalla Schiena dell'Asino da Boris Behncke, INGV-Catania

Nel frattempo, la parte bassa del fianco orientale del cono, sul lato meridionale della grande lacuna nell'orlo craterico, cominciava a franare sotto la spinta della lava all'interno del canale d'efflusso principale, dando via ad una colata lavica che ha preso un percorso più meridionale rispetto alla lava finora uscita. La lava si è divisa in diversi rami, la maggior parte dei quali è scesa su un percorso simile a quello delle colate emesse durante gli episodi parossistici precedenti.

L'attività di fontanamento lavico ha cominciato a diminuire poco dopo le ore 07.30 ed è cessata del tutto alle ore 07.50 circa. Per qualche minuto il cratere ha continuato ad emettere cenere, poi si è calmato completamente. Alle 11.59 GMT ha avuto inizio una breve serie di emissioni esplosive di cenere, che è durata fino alle ore 12.04.

Questo nuovo episodio parossistico, uno dei più brevi e violenti della serie di questi eventi iniziata a gennaio 2011, è avvenuto 8 giorni dopo quello precedente, un intervallo leggemente più lungo rispetto a quelli precedenti. La fase di crescita prima dell'acme dell'episodio è stata caratterizzata da un basso livello di attività fino alle ore 02.00 del giorno 20 agosto, mentre il passaggio da un'attività stromboliana relativamente modesta a fontanamento sostenuto con generazione di una colonna eruttiva è avvenuto in pochi minuti.

Le alterazioni morfologiche del cono piroclastico che si sta formando intorno al Nuovo Cratere di Sud-Est sono state importanti: oltre al crollo del basso fianco orientale del cono, gli orli meridionale e nord-orientale sono cresciuti in altezza.

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Il cono del Nuovo Cratere di Sud-Est visto prima della fase parossistica dell'episodio eruttivo del 20 agosto 2011 (in alto) e dopo la fine dell'attività (in basso), dallo stesso punto d'osservazione a Belvedere, a circa 900 m a sud-est dal cratere. Si nota il crollo di una parte del fianco orientale del cono (a destra nella seconda foto) e la crescita in altezza del cono, ben evidente al centro dell'immagine in basso. Foto riprese da Stefano Branca, INGV-Catania