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Attività dei vulcani siciliani durante il mese di maggio 2011

ETNA

 

Durante il mese di maggio 2011, il periodo eruttivo iniziato a fine dicembre 2010 è continuato con un nuovo episodio parossistico, avvenuto nelle prime ore del 12 maggio, dal cratere posto sul fianco orientale del cono del Cratere di Sud-Est (CSE). Per tutto il mese, è stato osservato un forte degassamento dal Cratere di Nord-Est (CNE) e dalla Bocca Nuova, e sono continuate le consuete esplosioni profonde all’interno del condotto del CNE.

Nella mattinata dell’8 maggio è iniziata una modesta attività stromboliana dal cratere a pozzo del Cratere di Sud-Est (CSE) che è proseguita in maniera blanda nei giorni successivi, ed ha cominciato a crescere di intensità e frequenza di esplosioni nella giornata dell’11 maggio..

A partire dalle ore 17:00 (locali = GMT+2) di giorno 11 maggio, si è registrato un progressivo aumento del tremore vulcanico e dell’intensità delle esplosioni e intorno alle ore 20:30 si è osservata l’emissione di una colata lavica dal cratere a pozzo. Durante le ore successive la fenomenologia eruttiva si è evoluta e, a partire dalle ore 04:00 del 12 maggio, è iniziata un’attività di fontanamento che ha portato alla formazione di una nube di cenere diretta verso sud-sud-est.

In maggior dettaglio, intorno alle 03:20 la fontana di lava è cresciuta in altezza e si è allargata alla base producendo un’ampia ricaduta di brandelli lavici incandescenti sul versante, che rifluivano verso il basso. Intorno alle 04:00 la fontana superava i 200-300 m di altezza sfrangiandosi ed iniziando a produrre una consistente emissione di ceneri e lapilli che rapidamente formavano una colonna eruttiva di ceneri e vapori che saliva per circa 2-3 km sopra la sommità del vulcano piegandosi verso Sud-Sud-Est. La fase parossistica dell’evento è proseguita per circa 1 ora. Successivamente la colonna eruttiva continuava a essere alimentata da una fontana di lava di media intensità (

In questo periodo si osservava la massima espansione dei flussi lavici formatesi sia dall’agglutinamento dei brandelli lavici caduti dalla fontana, sia dal trabocco lavico dalla parte più bassa dell’orlo craterico. Dalla parete nord della Valle del Bove era ben visibile la messa in posto del campo lavico. La colata lavica ha così raggiunto la quota di 2000 m s.l.m. percorrendo poco piùdi 2,0 km e ricoprendo i campi lavici degli episodi eruttivi precedenti.

A partire dalle ore 06:00 circa è stata segnalata la ricaduta di ceneri grossolane e fini in diverse località del medio e basso versante meridionale del vulcano (Nicolosi, Mascalucia, S. Giovanni Galermo, Catania) raggiungendo l’aeroporto e superandolo sino al margine meridionale della Piana di Catania. Presso l’aeroporto si è depositato un’abbondante quantità di ceneri che ha comportato il blocco delle operazioni aeroportuali per tutta la giornata del 12 maggio.

Il sopralluogo in area sommitale effettuato il giorno 13 ha evidenziato che, in prossimità del cratere a pozzo i prodotti emessi dall’attività stromboliana e parossistica hanno provocato svariati crateri di impatto a seguito della ricaduta di blocchi di dimensioni metriche interessando un area di almeno 400 m alla base del Cratere di Sud Est.

In prossimità della bocca effusiva sono stati osservati diversi flussi lavici in sovrapposizione, che hanno circondato a valle l’hornito del 2006 . Il deposito di scorie che si è formato durante l’attività esplosiva, in prossimità della bocca eruttiva, essendo instabile e ad alta temperatura continuava a franare anche durante il sopralluogo a oltre 24 ore dalla sua messa in posto.

Grazie a un sopralluogo effettuato il giorno 20 si è potuto constatare il notevole sviluppo di un vero e proprio cono di scorie in corrispondenza della bocca del pit-crater, il cui bordo presentava fumarole attive con emissione di gas ad alta temperatura.

Infine va notato che durante il mese di maggio 2011 si sono avuti il 40° anniversario della nascita del Cratere di Sud-Est (18 maggio 1971) e il 100° anniversario della nascita del Cratere di Nord-Est (27 maggio 1911).

 

STROMBOLI

Lo Stromboli attualmente si trova in uno stato di attività eruttiva persistente, con esplosioni di medio-bassa entità da diverse bocche eruttive nell'area craterica sommitale. Nel mese di maggio2011, l’attività si è svolta con fluttuazioni, senza però culminare in alcun evento di maggiore rilievo. L’attività è avvenuta dalle due aree crateriche, poste nei settori nord e sud della terrazza craterica.