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Aggiornamento Etna e Stromboli, 18 febbraio 2011

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 Colata di lava emessa durante il parossismo dell'Etna del 18 febbraio 2011, vista da Stazzo verso le ore 13:00 GMT. Foto ripresa da Héloïse Picot

20110218_12432700_EMOT_300Ultimi istanti dell'attività di fontana di lava dal "pit-crater" sul fianco orientale del Cratere di Sud-Est, ripresi dalla telecamera termica della Montagnola (EMOT) dell'INGV-CT, alle ore 12.43 GMT del 18 febbraio 2011
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Immagine del plume eruttivo registrata dalla telecamera del CUAD (ECV) alle ore 12:38 GMT, durante la fase finale del parossismo dell'Etna del 18 febbraio 2011. Stromboli_20110217_20452600_SQT_300

La prima della serie di esplosioni più forti registrate allo Stromboli delle ore 20:45 GMT del 17 febbraio 2011, ripresa dalla telecamera termica a quota 400 (SQT) dell'INGV-CT

Il secondo episodio parossistico del 2011 dal Cratere di Sud-Est dell'Etna è avvenuto il giorno 18 febbraio, 36 giorni dopo l'episodio precedente (12-13 gennaio 2011). La durata di questo episodio è stata complessivamente di circa 11 ore, con forte attività stromboliana e fontane di lava pulsanti. Anche se le condizioni meteorologiche avverse hanno precluso una continua osservazione dell'attività, l'evento sembra essere stato  simile a quello precedente anche se probabilmente di minore energia.

Il parossismo è avvenuto anche in questo caso al cratere ("pit-crater") ubicato sul basso versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est, che dall'estate del 2007 è stata l'unica bocca eruttiva attiva di questo cono sommitale.

Il parossismo è stato preceduto, nella serata del 16 febbraio, da una sequenza esplosiva presumibilmente avvenuta al Cratere di Nord-Est. Le osservazioni visive anche in questo caso sono state difficili per la presenza di copertura nuvolosa.

L'inizio del parossismo  è stato repentino, diversamente dalla lunga fase di crescita che ha invece preceduto l'episodio del 12-13 gennaio.

Dopo le ore 03:30 GMT (ora locale -1) del 18 febbraio 2011, la telecamera termica della Montagnola (EMOT) dell'INGV-Catania ha registrato delle anomalie di temperatura in corrispondenza del "pit-crater" posto sul basso versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est. Contemporaneamente sono apparsi dei bagliori intermittenti nelle immagini della telecamera (nel campo del visibile) della Montagnola (EMOV), che segnavano l'inizio di esplosioni stromboliane all'interno del cratere. Durante le ore successive le pessime condizioni meteorologiche hanno impedito un'osservazione diretta del fenomeno. In concomitanza con questa attività eruttiva si è registrato un forte aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico registrato dalla rete sismica dell'INGV-Catania, che si è mantenuto su valori alti fino alle ore 12.30 GMT, per poi decrescere rapidamente. Verso le ore 14:30 GMT, l'episodio era sostanzialmente terminato. Una colata di lava è scesa lungo la Valle del Bove, seguendo praticamente lo stesso percorso di quella del 12-13 gennaio 2011. Sono state segnalate ma non confermate leggere ricadute di cenere vulcanica sui fianchi dell'Etna.

Sullo Stromboli, a partire dalle 20:45 GMT del 17 febbraio, una serie di forti esplosioni dalla bocca più settentrionale dell'area craterica ha prodotto l'accumulo di materiale scoriaceo caldo sul fianco esterno del cratere. Fino alle ore 09:30 GMT del 18 febbraio, l’ultima di queste esplosioni è avvenuta alle ore 09:12 GMT.