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Aggiornamento sull'attività eruttiva dell'Etna, 3 gennaio 2011

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Attività stromboliana all'interno del "pit crater" sul fianco orientale del cono del Cratere di Sud-Est, ripresa da Trecastagni poco dopo mezzanotte, il giorno 3 gennaio 2011. Le pareti della depressione craterica sono fortemente illuminate dall'attività magmatica nella parte occudentale del pit (il getto incandescente a sinistra). Foto di Boris Behncke, INGV-CT

Nel tardo pomeriggio del 2 gennaio 2011 è apparso un forte bagliore in correspondenza della depressione craterica ("pit crater") posta sul basso versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est, che nelle ore successive è passato ad una vivace, sebbene modesta attività stromboliana. Tale attività è continuata per quasi tutta la notte per diminure notevolmente dopo le ore 06:00 locali (= GMT+2). L'episodio è stato accompagnato da un significante incremento nell'ampiezza del tremore vulcanico, raggiungendo un picco verso mezzanotte, per tornare ai livelli precedenti in mattinata. Fra le ore 23:00 del 2 gennaio e le 02:00 del giorno successivo, l'attività consisteva in frequenti esplosioni stromboliane (circa 1-3 al minuto), che hanno lanciato materiale grossolano incandescente fino a qualche decina di metri sopra l'orlo della depressione craterica. Raramente è stata osservata la ricaduta di bombe incandescenti fuori dall'orlo craterico, soprattutto verso sud ed est. Non è stata osservata nessuna fuoriuscita di lava, e l'evento ha prodotto delle trascurabili quantità di cenere.

 
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Frame catturato dal video ripreso dalla telecamera visiva di Schiena dell'Asino dell'INGV-CT alle ore 17:28 locali del 29 dicembre 2010. Si nota un piccolo getto di materiale incandescente, presumibilimente gas caldo, dalla depressione craterica posta sul versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est, che è visibile al centro.

L'episodio del 2-3 gennaio era stato preceduto da alcuni giorni da ripetute emissioni di materiale incandescente, probabilmente gas caldo, dalla stessa depressione craterica, e un debole bagliore era visibile nella notte fra l'1 e il 2 gennaio.

E' possibile che nel pomeriggio del 23 dicembre 2010 sia avvenuto un episodio di attività stromboliana simile a quello della notte del 2-3 gennaio 2011, quando si è registrato un forte aumento nell'ampiezza del tremore vulcanico. Comunque, le cattive condizioni meterologiche hanno impedito l'osservazione dell'area sommitale; solo nelle riprese della telecamera visiva di Schiena dell'Asino compare, nell'intervallo fra le ore 16:00 e 16:05 del 23 dicembre, un forte bagliore in corrispondenza del pit crater.