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Attività dei vulcani siciliani durante il mese di ottobre 2010

ETNA

Durante il mese di ottobre 2010, l’Etna ha continuato di mostrare segni di inquietudine. Ci sono state diverse emissioni di cenere dalla bocca occidentale (BN-1) della Bocca Nuova, causate sia da collasso delle pareti crateriche che da esplosioni. Gli eventi più significativi sono avvenuti il 7 e il 22 ottobre; entrambi hanno prodotto delle modeste quantità di cenere. L’analisi della cenere del 7 ottobre ha rivelato la presenza di circa 2% di sideromelano e 7% di tachilite (derivato da magma nuovo) nel materiale altrimenti litico. Altri eventi non sono stati visibili dovuto alle avverse condizioni meteorologiche. Le immagini registrate dalla telecamera termica della Montagnola durante le condizioni di visibilità buona non hanno rivelato la presenza di materiale caldo in queste emissioni.

Una breve sequenza esplosiva è stata registrata nelle prime ore dell’1 novembre, presumibilmente è avvenuta nuovamente alla bocca BN-1.

Per tutto il mese sono continuate le esplosioni profonde all’interno di un pozzo aperto nel fondo del Cratere di Nord-Est, creando boati e rumori meno forti ma più prolungati, ben udibili durante le visite in area sommitale eseguite sia da personale INGV-CT che dalle guide etnee. Le osservazioni sul campo non hanno rivelato nuovo materiale eruttivo né all'esterno né all'interno del Cratere di Nord-Est. Si sono osservati periodici aumenti nell’amplitudo degli eventi sismici generati da tale attività, mentre in altri periodi tali segnali erano quasi del tutto assenti.

Sono continuate le intense emissioni di gas dalla depressione craterica (“pit crater”) ubicata sul basso versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est. In assenza di vento all’altezza della sommità, il plume di gas si è alzato verticalmente fino a qualche centinaio di metri, per essere spinto dal vento più in alto formando una striscia lunga diverse decine di km. Un soprallugo effettuato giorno 8 ottobre dal personale INGV-CT ha rivelato che l’emissione avviene maggiormente da una bocca aperta posta alla base della parete occidentale del “pit crater”, ed è accompagnata da forti sibili e occasionalmente suoni possibilmente prodotti da una profonda attività esplosiva. Un’attività fumarolica intensa avveniva anche da una estesa area sull’alto fianco orientale del cono del Cratere di Sud-Est.

 

STROMBOLI

Lo Stromboli attualmente si trova in uno stato di attività eruttiva persistente, con esplosioni di medio-bassa entità da diverse bocche eruttive nell'area craterica sommitale. Nel mese di ottobre 2010, l’attività si è svolta con le consuete minori fluttuazioni.

Durante il periodo 17-24 ottobre, si è osservato un aumento significante dell’attività eruttiva, con attività di spattering prima da una bocca sull’orlo settentrionale e poi da un hornito nella parte sud-occidentale della terrazza craterica. Da quest’ultimo è stata emessa una piccola colata lavica, che ha percorso poche decine di metri per riversarsi nella parte depressa nord-orientale della terrazza craterica. L’effusione lavica è durata dalla notte fra il 18 e il 19 ottobre fino alla sera del 23 ottobre.

 

VULCANO

Vulcano attualmente si trova in uno stato di quiescenza. Durante il mese di ottobre 2010, le temperature delle fumarole, misurate sull'orlo craterico, sono rimaste su valori stabili. Non si osservano anomalie nei parametri geochimici nelle zone più periferiche (suoli dell’area di Vulcano Porto e acquiferi termali).