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Attività dei vulcani siciliani – 1 luglio 2010

ETNA

Durante il mese di giugno 2010, l’Etna è rimasto in uno stato di relativa calma. Nella mattinata del giorno 19 giugno è avvenuta una serie di crolli (collassi) all’interno della bocca apertasi il 6 novembre 2009 sul basso versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est. I crolli hanno principalmente interessato l’orlo nord-occidentale della bocca, allargandola notevolmente in quella direzione. L'evento ha prodotto delle nuvole di polvere che si sono spostate verso nord-est. Il fenomeno è durato circa 30 minuti. Dal 19 giugno non si sono osservati ulteriori crolli.

Periodicamente, durante le visite in area sommitale eseguite sia da personale INGV-CT che dalle guide etnee, si sono uditi dei boati profondi all’interno della bocca del Cratere di Nord-Est.

 

STROMBOLI

Lo Stromboli attualmente si trova in uno stato di attività eruttiva persistente, con esplosioni di medio-bassa entità da diverse bocche eruttive nell'area craterica sommitale. Nel mese di giugno 2010, l’attività si è svolta con le consuete minori fluttuazioni.

Nel pomeriggio del 30 giugno 2010 è avvenuta un’esplosione di forte intensità (16:34:48 UTC) dalla bocca più settentrionale della terrazza craterica del vulcano Stromboli, provocando una consistente ricaduta di bombe vulcaniche e blocchi litici sulla Sciara del Fuoco. La prima ricognizione effettuata dalle guide vulcanologiche ha permesso di appurare che i prodotti ricaduti su un’ampia porzione dell’area sommitale e fino alla vegetazione (quota 600), dove hanno causato piccoli incendi, erano presenti in numero molto limitato in particolare i prodotti iuvenili (bombe e lapilli) mentre sono stati rilevati un numero leggermente maggiore di blocchi litici.
L’attività stromboliana è proseguita senza soluzione di continuità dopo l’evento anche se con esplosioni d’intensità bassa alla frequenza di 4-5 eventi/h

 

VULCANO

Vulcano attualmente si trova in uno stato di quiescenza. Le temperature delle fumarole, misurate sull'orlo craterico, sono rientrate su valori più contenuti dopo l'incremento registrato a settembre-ottobre 2009. Non si osservano anomalie nei parametri geochimici nelle zone più periferiche (suoli dell’area di Vulcano Porto e acquiferi termali).