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Attività dello Stromboli, 10 marzo 2010

Dalle ore 4.00 UTM (5.00 ora locale) del 10 marzo 2010 è stata osservata una vigorosa attività esplosiva principalmente dalle bocche situate nella zona settentrionale della terrazza craterica dello Stromboli.

Dopo una delle esplosione più forti avvenuta alle 06:11 UTM, il deposito di materiali caldi ha iniziato a muoversi nella porzione più alta facendo presagire l’inizio di un piccolo trabocco lavico dall’orlo nord-occidentale della terrazza craterica.

Il fenomeno di trabocco, a causa sia del contemporaneo e frequente accumulo di prodotti di ricaduta sia delle cattive condizioni meteorologiche, è stato di difficile osservazione nella successiva ora, per poi divenire sempre più chiaro col passare del tempo e nei momenti di più alta visibilità.

Intorno alle 8.00 UTM questo fenomeno era visibile nella forma di apparentemente discontinue fuoriuscite di lava, che procedevano per alcune decine di metri lungo il versante molto acclive sotto la terrazza craterica, per poi frammentarsi e produrre piccole frane di materiale caldo che rapidamente si accumulavano al primo cambio di pendenza sulla Sciara del Fuoco intorno a quota 600. Da li una parte del materiale ancora caldo continuava a franare più in basso e non essendo più visibile dalle telecamere (sono state osservate solo piccole nubi di vapore nella parte più bassa dell’immagine) poteva anche raggiungere il mare.

Alle ore 13 UTM, il fenomeno era tuttora in atto e si manteneva circoscritto alle quote precedentemente raggiunte: intorno a quota 700 si era attestata la lingua lavica mentre il deposito di materiali caldi che si staccvano dal fronte lavico si accumulava intorno a quota 600 e da li una parte non ben precisabile franava sul versante della Sciara del Fuoco probabilmente fino al mare.

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